martedì 29 luglio 2014

Rifiuti zero, ufficializzata la nomina ministeriale di Roberto Cavallo e Andrea Segrè

Nel mese di luglio, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha nominato Andrea Segrè e Roberto Cavallo rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Comitato Scientifico per il Piano Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti. Una scelta che rappresenta un riconoscimento all’impegno profuso nel corso degli anni nel settore della sostenibilità ambientale.

La nomina all’interno del Comitato Scientifico rappresenta per Roberto Cavallo un’ulteriore conferma dell’importante lavoro svolto nel settore della Sostenibilità ambientale. Amministratore Delegato di ERICA, il neo Vice Presidente è una figura di esperienza nello sviluppare e coordinare progetti inerenti alla sostenibilità ambientale e alla riduzione rifiuti. Autore di diverse linee guida e piani di attuazione a livello comunale e regionale, Roberto Cavallo è stato uno dei primi a occuparsi delle tematiche inerenti ai rifiuti mediante progettazione tecnica e comunicazione. Con la conferma dell’incarico, Andrea Segrè e Roberto Cavallo svolgeranno l’attività di supporto per il Ministero dell’Ambiente nella realizzazione e implementazione di un piano d’intervento mirato alla prevenzione dei rifiuti mediante specifiche misure operative.

giovedì 10 luglio 2014

L’Europa promuove l’economia circolare a rifiuto zero

Nella giornata di mercoledì 2 luglio, la Commissione dell’Unione Europea ha esaminato e approvato una serie d’iniziative e proposte mirate a ottimizzare la gestione dei rifiuti mediante l’aumento del tasso di riciclo e un modello economico circolare, in netta contrapposizione con l’attuale modello lineare dalla materia.
La Commissione Europea con l’approvazione delle diverse proposte pone in primo piano la sostenibilità ambientale, facilitando nel frattempo la transizione degli stati membri a un modello economico definito circolare nel quale non si prevedono elementi di scarto ma un riutilizzo costante delle risorse. Nel dettaglio Ellen MacArthur Foundation definisce il modello proposto come un sistema economico strutturato con l’obiettivo di trasformare i rifiuti in future risorse da reimmettere nel ciclo. L’economia circolare prevede la progettazione e strutturazione di un sistema virtuoso con ampio impiego di energia derivante da fonti rinnovabili. Nella realtà economica odierna, l’introduzione di tale modello porterebbe a un cambiamento culturale per i consumatori e produttori, offrendo la possibilità di creare maggiore coesione tra soggetti coinvolti, garantendo nello stesso tempo una situazione favorevole e conveniente per produttori e consumatori.  Tra le diverse proposte approvate dalla Commissione, passate ora al vaglio del Parlamento europeo, sono presenti anche alcuni obiettivi vincolanti per gli stati membri dell’UE. Entro il 2030 il riciclaggio dovrà raggiungere percentuali pari al 70% per i rifiuti urbani e l’80% per i rifiuti da imballaggio, con il divieto di depositare all’interno delle discariche materie riciclabili e biodegradabili.